sabato 22 maggio 2021

SE IL GIUDICE DECIDE DI RECITARE IL RUOLO DEL " CATTIVO"

 

                 MAI UMILIARE CHI SI PROPONE COME VITTIMA DI UN REATO 




Denunciare 43 anni di violenze domestiche non è semplice . I pregiudizi sono duri a morire ed anche i familiari spesso preferiscono che umiliazioni e vessazioni vengano tenute nascoste . 

La nostra assistita ha preso questa difficile decisione e tuttavia nell'udienza in cui è stata ascoltata come testimone, le domande del Giudice e della Difesa dell'imputato non hanno tenuto conto del carico emotivo che vi è dietro questo tipo di scelte. 

Che senso ha chiedere per 14 volte, in forme diverse, alla denunciante se avesse o meno abortito ?

Che senso ha chiedere , più volte, se la parte offesa facesse uso di alcool ? 

Forse che si tratti di circostanze che possano giustificare le botte e gli schiaffi ? 

Il Tribunale ha invece avallato questa strategia ed il difensore della parte civile è stato costretto a fare da scudo . 

E tuttavia se il Giudice decide di recitare il ruolo del " cattivo" , il film che ne esce è un B movie. 

L'imputato è innocente fino al terzo grado di giudizio e le accuse della nostra assistita potranno anche risultare infondate. 

La dignità di chi denuncia deve essere tuttavia sempre garantita.

                                                              Avvocato Ciro Renino