CHI HA SACRIFICATO LA CARRIERA ALLA FAMIGLIA DEVE TROVARE ADEGUATO " RISTORO" NELL'ASSEGNO DIVORZILE
dell'Avvocato Ciro Renino
La Suprema Corte , con sentenza pubblicata a maggio scorso, ha riconosciuto il diritto della moglie a vedersi riconosciuto un assegno divorzile di cui si tenga conto delle occasioni di lavoro perse a seguito della scelta di volersi dedicare alla famiglia.
Di seguito si riporta la massima pronunciata dal Giudice della Legittimità .
«Nello stabilire e quantificare
l’assegno divorzile, l’assenza dal mondo del lavoro da parte della
moglie durante gli anni di matrimonio non costituisce esonero per la
stessa dall’onere, laddove in età giovanile ed il possesso di un diploma
professionale, di cercare un’occupazione che le consenta di rendersi
economicamente autonoma, dovendosi, tuttavia, al tempo stesso, tenere
conto del tipo di qualifica professionale concretamente posseduta e
degli anni di inattività trascorsi in costanza di matrimonio per la
scelta comune di dedicarsi alla casa, elementi che, in qualche misura,
ostacolano la ricerca e la conservazione di un’attività idonea a
provvedere in via autonoma al proprio mantenimento» (CASS. CIV., SEZ. I, 21/05/2021, N. 14044) .
Un grande professionista mi ha seguito in modo esemplare
RispondiEliminaGrazie Signor Campolongo, a titolo personale ed a nome dell'intero studio .
RispondiEliminaAvvocato Ciro Renino